UNA PANORAMICA SUGLI ULTIMI 50 ANNI
PARTE 2 DI 3
NEL 1982 HIDLEY VENNE INGAGGIATO DALLA STESSA DANISH BROADCASTING CORPORATION PER PROGETTARE UNA NUOVA REGIA PER LA SALA DA CONCERTI, DENOMINATA STUDIO 1.
LA SALA DA CONCERTI ERA STATA INAUGURATA NEL 1946 E LA REGIA ORIGINALE ERA, TIPICAMENTE PER L’EPOCA, MOLTO PICCOLA E ASIMMETRICA. VENNE INDIVIDUATO UNO SPAZIO PIÙ GRANDE PER LA NUOVA REGIA, MA SENZA UN CONTATTO VISIVO DIRETTO CON LA SALA DI RIPRESA. LE IDEE DI HIDLEY VENNERO POI MODIFICATE DAGLI ARCHITETTI RESIDENTI PER FARE IN MODO CHE LA STANZA POTESSE INSERIRSI NELLA PROGETTAZIONE GENERALE DEGLI INTERNI, ALL’INTERNO DI UN EDIFICIO VINCOLATO.
IN QUESTA REGIA È POSSIBILE RISCONTRARE TUTTE LE CARATTERISTICHE DI UNA REGIA DI HIDLEY:
* LA PARETE FRONTALE CON MAIN MONITOR INCASSATI (PIÙ TARDI SOSTITUITI CON SPEAKER LIBERI, RIEMPIENDO LE CAVITÀ VUOTE CON MATERIALE ASSORBENTE)
* LA PARTE ANTERIORE DELLE PARETI LATERALI COMPRENDENTI SIA FINESTRE DI CRISTALLO (PER MANTENERE LA LUCE NATURALE), SIA UNA PARETE IN PIETRA PER DIFFONDERE LE RIFLESSIONI (!)
* NELLA PARETE LATERALE OPPOSTA UN ARMADIO, PER MANTENERE LA SIMMETRIA, ERA DOTATO DI UN’ANTA IN VETRO
* SUL SOFFITTO, A UN’ALTEZZA DI CIRCA M 2.50, ERANO INSTALLATE DELLE BASS TRAP, OTTENENDO IN QUESTO MODO UN EFFETTIVO ASSORBIMENTO FINO ALLE BASSE FREQUENZE
* LO STESSO TRATTAMENTO ERA PRESENTE NELLA PARETE RETRO, IN CUI ALCUNE TENDE NASCONDEVANO UGUALI BASS TRAP
* LA REGIA AVEVA UN TEMPO DI RIVERBERAZIONE MOLTO LINEARE IN FUNZIONE DELLE FREQUENZE: I TECNICI DEL SUONO APPREZZARONO MOLTO FAVOREVOLMENTE QUESTA REGIA, IN CUI SI PRODUCEVA PRINCIPALMENTE MUSICA CLASSICA
PIÙ AVANTI HIDLEY EBBE UN ALTRO CONTRATTO DALLA DANISH BROADCASTING PER COSTRUIRE UN NUOVO STUDIO AD ACUSTICA VARIABILE PER MODERNE PRODUZIONI MULTITRACCIA POP E ROCK. IN QUESTO CASO DUE STUDI ESISTENTI VENNERO RIFATTI PER CREARNE UNO SOLO, CHE COMPRENDEVA UNA REGIA DI PROGETTAZIONE MODERNA.
LA STRUTTURA DEGLI STUDI VENNE INAUGURATA NEL 1984.
ANCHE QUI SI RISCONTRANO ALCUNE DELLE CLASSICHE CARATTERISTICHE DI HIDLEY:
I MAIN MONITOR INCASSATI NELLA PARETE FRONTALE, LE BASS TRAP NASCOSTE NEL SOFFITTO E NELLA PARETE RETRO.
EPPURE ERANO STATE INTRODOTTE ALCUNE MODIFICHE: LA PARETE FRONTALE E LE PARTI ANTERIORI DELLE PARETI LATERALI ERANO IN QUALCHE MODO ASSORBENTI, MENTRE LA PARTE POSTERIORE DELLE STESSE, E TUTTA LA PARETE RETRO, ERANO ORA RIFLETTENTI, RESTITUENDO LE RIFLESSIONI AL TECNICO DEL SUONO IN DIREZIONE DIAGONALE, OSSIA L’ONDA DIRETTA PROVENIENTE DALL’ALTOPARLANTE SINISTRO VENIVA RIFLESSA DALLA PARTE POSTERIORE DESTRA DELLA REGIA.
COME MAI AVEVA FATTO COSÌ?
PER PROVARE A CAPIRE OCCORRE ANDARE INDIETRO DI QUALCHE ANNO, A CIRCA IL 1978. A QUEL TEMPO HIDLEY E LA SUA DITTA, WESTLAKE AUDIO, AVEVA COSTRUITO TUTTA UNA SERIE DI STUDI DI GRANDE SUCCESSO PER GROSSI CLIENTI, SIA STUDI INDIPENDENTI, SIA PER ETICHETTE MAJOR. EPPURE, STIMOLATO DA UNA NUOVA E RIVOLUZIONARIA TECNICA DI MISURAZIONE, DENOMINATA TIME DELAY SPECTROMETRY, MOSTRÒ UNA PROGETTO DI REGIA COMPLETAMENTE NUOVO, E ANCORA UNA VOLTA CAMBIÒ TUTTO...
PER VERIFICARE LA “QUALITÀ” SONORA DI UNA REGIA SPESSO VIENE UTILIZZATA LA “HOUSE CURVE”: UN SEGNALE DI RUMORE ROSA VIENE RIPRODOTTO DA UN ALTOPARLANTE PER VOLTA E RIPRESO DA UN MICROFONO OMNIDIREZIONALE NELLA POSIZIONE D’ASCOLTO.
IL SEGNALE MICROFONATO VIENE PROCESSATO IN UN ANALIZZATORE DI SPETTRO A 1/3 DI OTTAVA E LA CURVA RISULTANTE MOSTRA IL LIVELLO SONORO IN FUNZIONE DELLA FREQUENZA: LA “HOUSE CURVE”.
IDEALMENTE LA CURVA DOVREBBE ESSERE PIATTA FINO A 1-2 KHZ, CON UNA LEGGERA ATTENUAZIONE DELLE ALTE FREQUENZE.
NELLA REALTÀ FISICA LA CURVA VIENE INVECE INFLUENZATA NON SOLO DAI MONITOR UTILIZZATI, MA ANCHE DAL LORO POSIZIONAMENTO, NONCHÉ DALLA POSIZIONE DEL MICROFONO, A CAUSA DELLE ONDE STAZIONARIE (MODALI) DELLA STANZA.
DIVENTA QUESTA LA BASE PER INTRODURRE QUINDI UN’EQUALIZZAZIONE, SPESSO ANCHE ABBASTANZA INVASIVA, NEL SEGNALE CHE ARRIVA AI MONITOR: PROCEDURA CHE SPESSO VIENE ERRONAMENTE DEFINITA "EQUALIZZAZIONE DELLA STANZA".
PER MINIMIZZARE LA NECESSITÀ DI EQUALIZZAZIONE SPESSO I MONITOR VENGONO MONTATI APPESI SULLA PARETE FRONTALE, CON OVVI SVANTAGGI PRATICI.
LA HOUSE CURVE IN REALTÀ INTRODUCE UN PAIO DI SERI PROBLEMI DERIVANTI DALL’UTILIZZO DI UN SEGNALE STATICO, POICHÉ CON QUESTA TECNICA DI MISURAZIONE NON POSSONO ESSERE INDIVIDUATI I DETTAGLI DERIVANTI DAL DECADIMENTO DEL SUONO NEL TEMPO.
IN PIÙ, IL SUONO DIRETTO EGLI SPEAKER NON PUÒ ESSERE DIFFERENZIATO RISPETTO ALLE PRIME RIFLESSIONI.
IN MANIERA OPPOSTA, LA SPETTROMETRIA DEL RITARDO TEMPORALE (TIME DELAY SPECTROMETRY) SI BASA SU UN SIGNALE CHE VARIA NEL TEMPO, OSSIA UNO SWEEP SINUSOIDALE INVIATO AGLI SPEAKER.
QUESTO SEGNALE, MICROFONATO, VIENE ANALIZZATO DA UN FILTRO A BANDA STRETTA CHE TRACCIA LO SWEEP IN MODO CHE IL FILTRO SI APRA ESATTAMENTE NEL MOMENTO IN CUI IL SUONO ARRIVA AL MICROFONO.
CALCOLANDO IL RITARDO TRA LA FREQUENZA ISTANTANEA DELLO SWEEP E LA FREQUENZA CENTRALE DEL FILTRO A BANDA STRETTA, DIVERSI ELEMENTI DELLA COMBINAZIONE SUONO DIRETTO PIÙ RIFLESSIONI POSSONO ESSERE FINALMENTE ISOLATI E MOSTRATI GRAFICAMENTE.
QUESTA NUOVA TECNICA DI MISURAZIONE, INVENTATA PER ALTRI SCOPI DA RICHARD HEYSER NEGLI ULTIMI ANNI ’60, VENNE UTILIZZATA, TRA GLI ALTRI, DA DON E CHIP DAVIS PER ANALIZZARE LA “HOUSE CURVE” IN DIVERSE REGIE.
NELLE REGIE COSTRUITE CON PARETI FRONTALI RIGIDE, COME QUELLE DEI PROGETTI DI HIDLEY, QUESTA ANALISI MOSTRAVA COME LE PRIME RIFLESSIONI CREASSERO PESANTI ENFATIZZAZIONI NELLA CURVA DI RISPOSTA IN FREQUENZA, PORTANDO A UNA SITUAZIONE TUTT’ALTRO CHE IDEALE PER IL TECNICO DI MIXAGGIO.
IN ALTRE PAROLE IL RISULTATO ERA “COMB FILTER”: "FILTRO A PETTINE”.
INTORNO AL 1979 CHIP E DON DAVIS INTRODUSSERO UN CONCETTO PROGETTUALE COMPLETAMENTE DIVERSO, CHIAMANDOLO L.E.D.E.
QUESTA IDEA, CONTRARIAMENTE ALLA PRATICA DELL’EPOCA, RENDEVA LA PARETE FRONTALE DELLA REGIA LA MENO RIFLETTENTE POSSIBILE, CONSENTENDO AL TECNICO DI MIX DI ASCOLTARE SOLO IL SUONO PROVENIENTE DAI MONITOR.
POICHÉ UNA CAMERA ANECOICA COMPLETAMENTE ASSORBENTE NON ERA PARTICOLARMENTE DESIDERABILE, ERA NECESSARIO REINTRODURRE LE RIFLESSIONI.
EPPURE QUESTE RIFLESSIONI NON SAREBBERO DOVUTE ESSERE SPECULARI, ALTRIMENTI SI SAREBBE TORNATI AD AVERE GLI STESSI SVANTAGGI, OSSIA COMB FILTERING, COME ACCADEVA CON LA PARETE FRONTALE RIFLETTENTE.
LE RIFLESSIONI A QUSTO PUNTO DOVEVANO NECESSARIAMENTE PROVENIRE DALLA PARTE POSTERIORE DELLA REGIA, ED ESSERE DIFFUSE.
CI SONO DIVERSI MODI PER OTTENERE RIFLESSIONI DIFFUSE, MA UN’IDEA INTRODOTTA NEL 1975 DA M.R. SCHROEDER, ORIGINARIAMENTE INTESA PER SALE DA CONCERTO, SI RIVELÒ MOLTO UTILE PER LE NUOVE REGIE.
UN'ALTRA CARATTERISTICA DEI PRINCÌPI L.E.D.E. ERA LA NECESSITÀ DI UNA CERTA CUBATURA DELLA STANZA, MINIMA E NON TROPPO PICCOLA, E IN PARTICOLARE UNA MINIMA PROFONDITÀ PER LA REGIA.
QUESTO CONSENTIVA IL RITARDO SUFFICIENTE ALL’ARRIVO DELLE RIFLESSIONI ALLA POSIZIONE DI MIXAGGIO.
IN QUESTO TIPO DI PROGETTAZIONE ERA ANCHE RICHIESTA LA SIMMETRIA DELLA REGIA RISPETTO A UN PIANO MEDIANO, COSÌ COME IL CONTROLLO DEL TEMPO DI RIVERBERAZIONE FINO ALLE BASSE FREQUENZE .
LA TECNICA L.E.D.E. PRESTO RISCOSSE SUCCESSO TRA PROGETTISTI E TECNICI DEL SUONO E MOLTE REGIE FURONO COSTRUITE SECONDO QUESTI PRINCÌPI.
LE TEORIE DI PSICO-ACUSTICA SOTTESE AL TIPO DI DESIGN L.E.D.E. SONO STATE AMPIAMENTE DIBATUTE, E IN MODO PARTICOLARE MOLTO DIVERSE SONO STATE LE INTERPRETAZIONI DELL’EFFETTO HAAS SULLA PERCEZIONE DEL SUONO IN REGIA RISPETTO A QUANTO VIENE REGISTRATO IN SALA DI RIPRESA.
IN ALCUNI DOCUMENTI SI RACCOMANDAVA DI FARE IN MODO CHE LE RIFLESSIONI TORNASSERO INDIETRO IN DIREZIONE DIAGONALE DAL RETRO DELLA STANZA, E FORSE HIDLEY PRESE DA QUI L’IDEA PER LA REGIA 3 DELLA DANISH BROADCASTING CORPORATION.
IN OGNI CASO, VALUTANDO LE FOTOGRAFIE, È OVVIO CHE QUALCOSA SIA CAMBIATO DRASTICAMENTE NEL SUO PROGETTO TIPO.
FINE PARTE SECONDA
ARTICOLO ORIGINALE:
ACOUSTIC DESIGN OF THE SOUND CONTROL ROOM – A VIEW ON THE PAST 50 YEARS
AUTORE: JAN VOETMANN. TRADUZIONE E ADATTAMENTO, SU LICENZA: TEETOLEEVIO.