Progettazione acustica della regia 1

UNA PANORAMICA SUGLI ULTIMI 50 ANNI

PARTE 1 DI 3

ARTICOLO ORIGINALE: 

ACOUSTIC DESIGN OF THE SOUND CONTROL ROOM – A VIEW ON THE PAST 50 YEARS

AUTORE: JAN VOETMANN. TRADUZIONE E ADATTAMENTO, SU LICENZA: TEETOLEEVIO.

 

LA PROGETTAZIONE DELLA REGIA DI UNO STUDIO DI REGISTRAZIONE È UNA PARTE INTERESSANTE NELL'ACUSTICA DEGLI SPAZI RIDOTTI POICHÉ IN ESSA SI RAPPRESENTA LA MAGGIOR PARTE DEI PROBLEMI DELLE STANZE PICCOLE.

IN GENERALE QUESTI SONO I REQUISITI BASE DI UNA BUONA REGIA:

* TEMPO DI RIVERBERAZIONE BILANCIATO IN TUTTE LE FREQUENZE

* DISTRIBUZIONE CORRETTA DELLE RISONANZE MODALI DELLA STANZA

* RIPRODUZIONE FEDELE DELLE BASSE FREQUENZE

* POSIZIONAMENTO CORRETTO DELLE SORGENTI SONORE E DEL TECNICO DEL SUONO

LA FUNZIONE BIVALENTE DELLA REGIA

DA UNA PARTE LA REGIA DOVREBBE RENDERE UDIBILI GLI SFORZI CREATIVI DEL TECNICO DEL SUONO NEL PROCESSO CREATIVO DI UNA NUOVA REGISTRAZIONE O PRODUZIONE MUSICALE. QUESTO PROCESSO COMPRENDE IL METTERE INSIEME LE SINGOLE TRACCE, AGGIUNGERE GLI EFFETTI, BILANCIARE IL MIXAGGIO, CREARE “SPAZIO” ATTORNO AGLI STRUMENTI E ALLA VOCE.

DALL’ALTRA PARTE, LA REGIA DOVREBBE SIMULARE L’ACUSTICA DI UN TIPICO SOGGIORNO DI CASA, IN CUI VIENE RAPPRESENTATO IL RISULTATO FINALE DELLA REGISTRAZIONE, SEMPLICEMENTE PERCHÉ LA MAGGIOR PARTE DELLE PRODUZIONI MUSICALI, SONO TRADIZIONALMENTE RIVOLTE ALL’AMBIENTE DI ASCOLTO DI UN SOGGIORNO.

IN QUESTO ARTICOLO TROVERETE UNA PANORAMICA SUI TIPI DI PROGETTO DELLE REGIE NEGLI ULTIMI 50 ANNI, DALLE CONTROL ROOM DELL’INDUSTRIA MUSICALE E DEL BROADCASTING DEGLI ANNI ’50 FINO AGLI STANDARD DELLE SALE D’ASCOLTO DI OGGI, PENSATE PER RIVELARE LE DIFFERENZE DI SUONO NELLA RIPRODUZIONE DEI MODERNI SISTEMI DIGITALI.

IN TUTTO QUESTO PERIODO SI SONO MANIFESTATE DIVERSE SCUOLE DI PENSIERO, TALVOLTA ASSAI CONTROVERSE.

ILLUSTRERÒ LE BASI ACUSTICHE DI QUESTE SCUOLE FORNENDO ESEMPI DI DESIGN CARATTERISTICI.

MI FOCALIZZERÒ SOLAMENTE SUGLI ASPETTI DELL’ACUSTICA INTERNA DELLE REGIE, E QUINDI IN QUESTA SEDE NON TROVERETE INFORMAZIONI SULL’ISOLAMENTO ACUSTICO, SULL’IMPIANTISTICA TECNICA O SULLE DOTAZIONI STRUMENTALI DI UNA REGIA, SALVO QUALCHE ACCENNO A DIFFUSORI ACUSTICI / ALTOPARLANTI.

UNA NOTA SUL TEMPO DI RIVERBERAZIONE

ALCUNI PROGETTISTI ACUSTICI PRESCRIVONO CHE IL TERMINE RIVERBERAZIONE ACUSTICA DOVREBBE ESSERE INTEGRATO ALLA SITUAZIONE IN CUI, CREATO UN CAMPO SONORO DIFFUSO E STAZIONARIO, ESSO VENGA INTERROTTO IMPROVVISAMENTE.

IL TEMPO DI DECADIMENTO DEI PRIMI 60 DB DOPO L’INTERRUZIONE DELLA QUIETE VIENE DEFINITO TEMPO DI RIVERBERAZIONE.

IN UNA REGIA, TUTTAVIA, A CAUSA DEL PESANTE ASSORBIMENTO PRESENTE NELLA STANZA, NON È POSSIBILE CREARE UN CAMPO SONORO DIFFUSO E STAZIONARIO, QUINDI IN QUESTA SITUAZIONE NON POSSIAMO PARLARE DI RIVERBERAZIONE.

L’ASCOLTO DI UNA GRANCASSA IN DUE REGIE DIVERSE, RISPETTIVAMENTE CON E SENZA ASSORBIMENTO DELLE BASSE FREQUENZE, PUÒ DARVI UNA PERCEZIONE ESTREMAMENTE DIVERSA DELLO STESSO SUONO. E QUINDI COSA STATE ASCOLTANDO? IL TEMPO DI RIVERBERAZIONE O IL DECADIMENTO DEL SUONO?

DAL MIO PUNTO DI VISTA LA MIGLIORE MISURA DELLA PERCEZIONE DELLA RISPOSTA ALL’IMPULSO NELLA REGIA È IL TEMPO DI RIVERBERAZIONE O, MEGLIO, IL PRIMO PERIODO DI DECADIMENTO DEL SUONO. EPPURE È ALTRETTANTO CRUCIALE GUARDARE AI MODI DELLA STANZA E COMPRENDERE CHE IL DECADIMENTO DEL SUONO CORRISPONDE AL DECADIMENTO DELLE RISONANZE MODALI DELLA STANZA. TUTTI I SUONI CHE NON SONO RISONANZE MODALI SPARISCONO IMMEDIATAMENTE ALL’INTERROMPERSI DELLA SORGENTE SONORA.

TENENDO BEN PRESENTE QUESTO, IL TERMINE TEMPO DI RIVERBERAZIONE VERRÀ UTILIZZATO, IN QUESTO ARTICOLO, COME UNO DEI CRITERI PIÙ IMPORTANTI NELLA CARATTERIZZAZIONE DI UN CERTO TIPO DI REGIA.

LA PROGETTAZIONE ACUSTICA NEGLI ANNI’50

LA MAGGIOR PARTE DELLO SVILUPPO DELL’ACUSTICA DELLE REGIE HA AVUTO PARTE IN USA, CON INIZIO NEGLI STUDI DI REGISTRAZIONE PER LA MUSICA POP AL TEMPO DELL’INTRODUZIONE DELLA REGISTRAZIONE STEREO A METÀ DEGLI ANNI ’50.

NELLE FOTOGRAFIE DEL TEMPO POSSIAMO VEDERE CHE LA REGIA ERA UNA STANZA ACUSTICAMENTE PICCOLA E NON TRATTATA, OPPURE TRATTATA A CASO, TIPICAMENTE POSIZIONATA IN UN ANGOLO DELLO STUDIO O COME ESCRESCENZA DELL’INVOLUCRO COMPLESSIVO DELLO STUDIO.

PROGETTISTI ACUSTICI DEDICATI E CREATIVI

IN QUAL TEMPO, IN OCCASIONE DELLE SESSIONI DI REGISTRAZIONI CONDOTTE DA LORO STESSI, FECERO LA LORO COMPARSA ALCUNI ECCELLENTI E DEDICATI PROGETTISTI. IMPIEGAVANO IL LORO TEMPO E TUTTI GLI SFORZI POSSIBILI ALLO SCOPO DI OTTENERE LA MIGLIORE QUALITÀ IN REGISTRAZIONE: INVENTAVANO NUOVE MACCHINE, COSTRUIVANO CONSOLE DI MIXAGGIO, CAMERE DI RIVERBERAZIONE, PREAMPLIFICATORI MICROFONICI E COSÌ VIA.

NON SEMBRAVA CHE AVESSE PRESO FORMA ALCUN TIPO DI MISURAZIONE ACUSTICA. BASAVANO QUINDI IL PROPRIO GIUDIZIO SOSTANZIALMENTE SU QUELLO CHE DICEVANO LE LORO ORECCHIE.

NON ESISTE UNA DOCUMENTAZIONE SULLE CONDIZIONI ACUSTICHE DI QUESTE REGIE PRIMITIVE, SOLO VAGHE DESCRIZIONI DELLO STUDIO, E SENZA ALCUNA MISURAZIONE . A QUEI TEMPI LE APPARACCHIATURE PER LE MISURAZIONI ACUSTICHE ERANO POCO DIFFUSE, NON TRASPORTABILI, ESTREMAMENTE COSTOSI E GENERALMENTE DI PROPRIETÀ ESCLUSIVA DI POCHI LABORATORI ACUSTICI.

I MATERIALI ASSORBENTI NON RIUSCIVANO A CONTROLLARE LE BASSE FREQUENZE

PER MOLTI ANNI I MATERIALI ASSORBENTI SONO STATI DOCUMENTATI CON TEST DI LABORATORIO, E I RISULTATI DI QUESTE MISURAZIONI VENIVANO UTILIZZATI COME BASE PER LA PROGETTAZIONE DEGLI STUDI DI REGISTRAZIONE. LA MAGGIOR PARTE DEGLI ASSORBITORI DELL’EPOCA ERANO COSTITUITI DA LASTRE PERFORATE DI LEGNO, CON LANA MINERALE RETROSTANTE, O PANNELLI DI FIBRA CON FORI DIRETTAMENTE EFFETTUATI NELLA LASTRA (“CELLOTEX”).

QUESTI ASSORBITORI ERANO TIPICAMENTE ASSORBITORI DI MEDIE E ALTE FREQUENZE E I RISULTATI DEI TEST RARAMENTE SCENDEVANO SOTTO I 125 HZ.  QUINDI IL COMPORTAMENTO DELLA STANZA NEL CONTROLLO DELLA RIVERBERAZIONE DELLE BASSE FREQUENZA ERA PIÙ O MENO IDENTICO A PRIMA DEL TRATTAMENTO, E QUINDI FUORI CONTROLLO.

IN QUEL TEMPO LO STEREO SI STAVA IMPONENDO COME TECNICA DI REGISTRAZIONE DIFFUSA E QUESTO FECE SCATTARE UN GENUINO INTERESSE NELLA PROGETTAZIONE DI NUOVI TIPI DI REGIA. LA SIMMETRIA LUNGO L’ASSE MEDIANO DELLA STANZA DIVENTÒ UN REQUISITO IMPORTANTE PER MANTENERE LA STABILITÀ DELL’IMMAGINE STEREO, E PER QUESTO MOTIVO MOLTE DELLE VECCHIE REGIE NON POTEVANO PIÙ ESSERE SEMPLICEMENTE AGGIORNATE NEL PROGETTO DELL'ACUSTICA INTERNA. ERA IL TEMPO PER INTERESSANTI ESPERIMENTI, QUALI AD ESEMPIO LA REGIA ACCOPPIATA CON I CONI DI DIFFUSIONE DI BILL PUTNAM. ANCHE MIKE RETTINGER IN QUELL’EPOCA ERA ATTIVO COME PROGETTISTA E AUTORE DI UNA SERIE DI DOCUMENTI E TESTI SULL’ACUSTICA DELLE REGIE E DELLE SALE DI RIPRESA.

GLI ANNI ’60: UNA NUOVA GENERAZIONE DI REGIE.

IN QUEST’EPOCA SBUCÒ FUORI TUTTA UNA NUOVA GENERAZIONE DI REGIE, SOSTANZIALMENTE A CAUSA DELLA NUOVA ATTENZIONE PER LA REGISTRAZIONE STEREO. UNO DEI PIÙ IMPORTANTI PROGETTISTI ERA TOM HIDLEY, IMPEGNATO A COSTRUIRE NUOVI STUDI PER LE ETICHETTE DISCOGRAFICHE MAJOR AMERICANE, CON UN’OCCHIO DI RIGUARDO PARTICOLARE VERSO LE REGIE.

LA QUALITÀ DELL’ARIA APERTA NELLA REGIA

HIDLEY HA PUBBLICATO BEN POCO DELLE PROPRIE IDEE DI PROGETTAZIONE, MA, IN UNA RARA INTERVISTA DEL TEMPO, SI RIFERISCE IN CUI LAVORAVA COME TECNICO DEL SUONO A HOLLYWOOD.

IL PERSONALE DELLA SOCIETÀ DI PRODUZIONE IN CUI LAVORAVA SPESSO SI RECAVA SUL TERRAZZO PIANO SUL TETTO DELL’EDIFICIO PER RILASSARSI TRA LE VARIE SESSIONI DI REGISTRAZIONE.

AVEVANO INSTALLATO UN NOTO SISTEMA PROFESSIONALE DI MONITOR SUL TETTO E ASCOLTAVANO LA MUSICA. NELL’INTERVISTA HIDLEY SPIEGA CHE QUESTI ALTOPARLANTI, CHE SUONAVANO IN UN EMISFERO APERTO, ERANO I MIGLIORI MONITOR CHE AVESSE MAI SENTITO, E CHE VOLEVA QUESTA QUALITÀ DI SUONO ANCHE IN REGIA.

LA FISICA DELLA DESCRIZIONE DI HIDLEY

IN QUESTA DICHIARAZIONE POSSIAMO RISCONTRARE LA DESCRIZIONE DI UNA SITUAZIONE ACUSTICA MOLTO INTERESSANTE. GLI ALTOPARLANTI EMETTONO SUONO IN UNO SPAZIO 2Π PRATICAMENTE PERFETTO, CON IL PAVIMENTO DEL TERRAZZO COME UNICA SUPERFICIE RIFLETTENTE E CON NESSUNA RIVERBERAZIONE.

QUANDO QUESTA SITUAZIONE SI TRADUCE IN UNA STANZA REALE, STIAMO PARLANDO DI UNA CAMERA SEMI-ANECOICA, COSA PER DIVERSE RAGIONI NON PARTICOLARMENTE DESIDERABILE. UNA DI QUESTE RAGIONI È CHE È PRATICAMENTE IMPOSSIBILE REALIZZARLA ALL’INTERNO DEL TIPICO SPAZIO RISERVATO PER UNA REGIA. UN’ALTRA RAGIONE CONSISTE NEL NON POTERE SODDISFARE IL SECONDO REQUISITO DI UNA REGIA, OSSIA QUELLO DI AGIRE COME UNA SORTA DI SOGGIORNO DI CASA PER CONSENTIRVI DI CAPIRE COME SUONERÀ IL PRODOTTO FINALE IN UNA “STANZA VERA”.

LA PERCEZIONE SONORA DI UNA CAMERA SEMI-ANECOICA È SEMPLICEMENTE TROPPO DIVERSA RISPETTO ALLA NOSTRA ESPERIENZA DI TUTTI I GIORNI.

CARATTERISTICHE DEL PROGETTO DI HIDLEY

L’INTERPRETAZIONE DI HIDLEY DELLA PERCEZIONE DEL SUONO SUL TETTO PIANO FU REALIZZATA IN UNA SERIE DI REGIE CHE AVEVANO IN COMUNE QUESTE CARATTERISTICHE;

* ASSOLUTA SIMMETRIA RISPETTO A UN PIANO MEDIANO, PER CREARE UN’IMMAGINE STERO STABILE NELLA STANZA

* NESSUNA RIFLESSIONE IN ARRIVO DALLA PARETE RETRO.

* NESSUNA RIFLESSIONE PROVENIENTE DAL SOFFITTO

* ALTOPARLANTI COSTRUITI INCASSATI NELLA PARETE FRONTALE

* BASSO TEMPO DI RIVERBERAZIONE COMPRESE LE BASSE FREQUENZE (BANDA D’OTTAVA 63 HZ)

PROGETTISTI QUALI BILL PUTNAM E MIKE RETTINGER AVEVANO GIÀ MENZIONATO QUEST’ULTIMO PARAMETRO, E QUESTO, IN UNA REGIA, POTREBBE ESSERE DAVVERO L'ELEMENTO ACUSTICO PIÙ IMPORTANTE.

PER RAGIONI POCO CHIARE LE PRIME RIFLESSIONI INSIEME AL SUONO DIRETTO PROVENIENTE DAGLI ALTOPARLANTI NELLA PARTE FRONTALE DELLA STANZA VENIVANO ACCETTATE E ADDIRITTURA RACCOMANDATE DA TOM HIDLEY.

UNA RAGIONE PRINCIPALMENTE PRATICA È NATURALMENTE LA FINESTRA - "VISIVA" DELLO STUDIO, POICHÉ È LARGAMENTE APPREZZATO AVERE UN CONTATTO VISIVO TRA GLI ARTISTI IN SALA DI RIPRESA E IL TECNICO DEL SUONO, O IL PRODUTTORE, IN REGIA.

NON È STATA DATA SPIEGAZIONE A QUESTA DIFFERENZA SOSTANZIALE RISPETTO ALLA SITUAZONE DI RIFERIMENTO “ACUSTICA SUL TETTO PIANO”.

ALCUNE DESCRIZIONI TRATTANO L’IMPORTANZA DELLA DIFFUSIONE DELLE PRIME RIFLESSIONI NELLA PARTE FRONTALE DELLA REGIA, MA NON SE NE DICE IL PERCHÉ. QUESTO ASPETTO SARÀ QUINDI PUNTO DI DISCUSSIONE DA UN ALTRO GRUPPO DI PROGETTISTI ACUSTICI.

NEI PRIMI PROGETTI HIDLEY INTRODUSSE UN ELEMENTO RIFLETTENTE SOPRA LA CONSOLE DI MIXAGGIO. NEPPURE IN QUESTO CASO NE ERA CHIARA LA RAGIONE, E QUESTO ELEMENTO SPARÌ NEI PROGETTI SUCCESSIVI.

TRAPPOLE PER LE BASSE FREQUENZE (BASS TRAP)

PER OTTENERE IL MASSIMO ASSORBIMENTO SU UN GAMMA DI FREQUNZE LA PIÙ ESTESA POSSIBILE, HIDLEY CREÒ LE SUE FAMOSE “BASS TRAP”, CHE CONSISTEVANO IN ELEMENTI DI LANA MINERALE APPESE VERTICALMENTE UNA A FIANCO DELL’ALTRA A UN’ALTEZZA DI 2 O 3 METRI. L’EFFETTO POTEVA ESSERE COMPARATO CON LE PIRAMIDI DI LANA MINERALE DI UNA CAMERA ANECOICA.

LE PIRAMIDI REGOLARIZZANO L’IMPEDENZA TRA L’ARIA E LE MASSE RIGIDE DEL PERIMETRO DELLA STANZA, IN MODO CHE LE RIFLESSIONI DALLE PARETI VERSO L’INTERNO DELLA STANZA NON ESISTANO, O SIANO LIMITATISSIME. IN BASE ALLA LUNGHEZZA DELLA TRAP (O DELLA PIRAMIDE) LUNGO LA DIREZIONE DELLA PROPAAZIONE DEL SUONO L’EFFETTO PUÒ ESTENDERSI FINO A FREQUENZE MOLTO BASSE, COME 50HZ.

UNA CARATTERISTICA PECULIARE È IL NOME “BASS TRAP”, POICHÉ QUESTO TIPO DI ASSORBITORE È A TUTTI GLI EFFETTI UN ASSORBITORE A BANDA LARGA (BROADBAND), PROPRIO COME LE CLASSICHE PIRAMIDI DI UNA CAMERA ANECOICA (*). QUESTE BASS TRAP NON SONO MAI STATE MISURATE SCIENTIFICAMENTE, FORSE PER LA DIFFICOLTÀ NEL MISURARE FREQUENZE COSÌ BASSE. UN TENTATIVO DI MISURAZIONE FU EFFETTUATO IN DANIMARCA ALLA FINE DEGLI ANNI ’70 , UTILIZZANDO UN ENORME TUBO DI CEMENTO NELLE CANTINE DELLA DANISH BROADCASTING CORPORATION A COPENHAGEN.

 

FINE PRIMA PARTE

 

ARTICOLO ORIGINALE: 

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AUTORE: JAN VOETMANN. TRADUZIONE E ADATTAMENTO, SU LICENZA: TEETOLEEVIO.

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